\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Galilei ha un posto rilevante anche nella storia della letteratura non solo e non tanto per i suoi scritti dÆargomento letterari
o (oltre alle ricordate lezioni dantesche scrisse: \i Considerazioni sulla Gerusalemme liberata\i0 , \i Postille e correzioni al Furioso\i0 ) quanto per essere stato praticamente il primo a scrivere di scienza in volgare. Il suo bel fiorentino cinquecent
esco, piegato a significare nuove cose con un numero minimo di innovazioni e di traslazioni di significato, rappresenta una tappa importante nello sviluppo della lingua italiana. Non meno valida, la sua prosa, artisticamente: celebrata giα ai suoi tempi
per la sua chiarezza, essa Φ pervasa dallo stupore, dallÆumiltα dinanzi alla grandezza delle sue scoperte; dallÆammirazione per le infinite possibilitα dellÆingegno umano, dalla gratitudine verso Dio, dal senso religioso di una veritα pi∙ alta dinanzi al
la quale tutti debbono arrestarsi. LÆironia di fronte ai piccoli uomini, che chiudono gli occhi per non vedere, diventa sarcasmo verso gli avversari pi∙ potenti, contro i quali la ragione non Φ sufficiente. Pur persuaso della sua veritα, Galilei ha bisog
no di riviverla dialetticamente in ogni istante: da ci≥ la forma dialogica che caratterizza le sue opere maggiori.